Associazione Motociclistica "Le Moto"
Le Moto al Castello di Caccamo
Cari amici rieccoci, ben trovati sulla nostra rubrica dei “Moto racconti”, dove ogni viaggio si colora di bianco e di nero, il bianco del foglio ed il nero dell’inchiostro della mia penna, si fa per dire….
Giornata fantastica, cielo terso, temperatura mite, e sole caldo quanto basta.
La nostra gita al castello di Caccamo ha avuto uno strepitoso successo: 20 partecipanti, 15 motociclette, 5 splendide bikers lady e 2 bikers boy; partenza alle 07,30 ed arrivo alle 10,00; ripartenza alle 15,30 ed arrivo a casa alle 18,00.
Questi nell’ordine i numeri più importanti dell’evento.
Il castello di Caccamo in particolare, ed il borgo della piccola città medievale più in generale, ci hanno accolti con vera simpatia.
All’ingresso del borgo ad attenderci c’era il proprietario del ristorante “ A Castellana” che ci ha accompagnati fin sotto il castello, facendoci fare un giro panoramico del borgo.
All’ingresso ci attendeva la guida, che con fare gentile ci ha accolti in una delle sale più importanti del sito, per raccontarci la storia di questa magnifica fortezza che domina il borgo da una rupe calcarenitica.
Edificato dai Normanni, oltre ad essere uno dei più grandi è anche uno dei manieri più importanti della nostra isola.
Edificato intorno all’anno 1100, è stato la reggia di diversi nobili, che nella storia siciliana, via via si sono impadroniti dello splendido sito.
I Manfredi, i Chiaramonte, la famiglia Giaimo De Prades ,la famiglia Amato. Nei secoli che hanno scandito la vita di questa fortezza, costoro hanno arricchito ed ingrandito il Castello, con grandi scuderie, la cappella, la torre maestra, le prigioni, la sala della congiura ecc.ecc.
Si dice che dalla torre più alta, nelle giornate più limpide si veda la cima dell’Etna.
Vi posso assicurare che lo spettacolo che si vede dal castello è veramente unico, il panorama che si offre è probabilmente uno dei più belli che si possano vedere in Sicilia.
A strapiombo sulla vallata il terrazzo occidentale offre un panorama che comprende la diga Rosamarina e si estende fino alla Rocca Basumbra e dall’altro lato fino al mare.
La galleria fotografica saprà certamente rendere più interessanti queste mie parole.
Ovviamente, come ogni castello che si rispetti, anche in questo vi sono leggende di fantasmi.
Si racconta che in particolari notti di luna, una monaca appaia con un melograno in mano; a chi riuscisse a mangiarlo tutto sena mani e senza far cadere un solo seme, la monaca regalerà uno scrigno di tesori.
Ove invece non vi si riuscisse, la monaca si prenderà in cambio la vita dello sfortunato avventore.
La nostra interessante visita si è conclusa verso le 12,00 e una volta usciti dal castello ci si è concentrati sul borgo che definirei una vera bomboniera.
All’una eravamo già a tavola presso nelle mani del nostro oste che ci ha fatto gustare tutti i suoi manicaretti.
Dall’antipasto ai primi, dal secondo al dolce, tutte le pietanze avevano un gusto ed un sapore veramente particolare.
La gentilezza unita all’ospitalità sono un mix di sicuro successo.
Il ritorno è andato via liscio, non ci sono stati intoppi o rallentamenti.
Incredibilmente alle 18,00 eravamo al nostro solito punto di saluto, per complimentarci della splendida riuscita di questa ennesima gita.
A questo non mi resta che ringraziare tutti voi che ci avete seguito, le splendide donne che ci hanno accompagnato, Cettina, Viviana, Roberta, Serena e la sig.ra Fanciulli……i due piccoli motociclisti, Fabrizio e Alessio, e salutarvi tutti con un affettuoso lampeggio e ricordarvi che questa uscita è valida per il trofeo “Passione in Moto”, con 320 punti.
Per chi non c’era, per chi non ci ha creduto, per chi non è potuto venire e per chi è per i c….i suoi, per Ezio, Tonino, Vicè, Nino, Saverio e tutti gli altri della truppa, alla prossima….tanto, macari se un viniti, niscemmu u stessu………ahahahahahahah
Un lamps a tutti.